Nato a Zugo, Beat Keusch si diploma in grafica dopo quattro anni di frequenza alla Scuola di design di Lucerna (1973–1977). Lavora fino al 1981 alla GGK di Basilea, un’agenzia pubblicitaria che allora apparteneva all’avanguardia creativa. Per undici anni è art director presso Stalder & Suter, entrambi ex collaboratori della GGK. Nel 1992 si dedica alla libera professione con il nome «Beat Keusch Visuelle Kommunikation». Di sé dice di non avere uno stile grafico particolare, ma piuttosto una chiara posizione. È occupandosi del contenuto che arriva alla forma giusta. Per questo i suoi lavori non si assomigliano mai – e questo in quasi in tutte le discipline della comunicazione visiva. Il gruppo di opere acquisite comprende, oltre a lavori classici, tra cui le campagne pluriennali per il teatro di Basilea, anche incarichi per la progettazione di un museo, soluzioni di segnaletica ed esempi eccellenti del suo talento per il design dei libri.
In occasione del vernissage per il suo libro presso la casa editrice Niggli, Martin Heller ha descritto così il designer: «Beat Keusch appartiene a quella categoria di grafici che, mantenendo un costante dialogo con il cliente, riflettono sul problema finché non scatta la scintilla e non trovano la soluzione giusta...».